Libri scontati fino al 50%? Acquista ora

,

Quante Strade Bob Dylan: il viaggio di Alberto Crespi nella storia di Blowin’ in the Wind

alberto crespi quante strade bob dylan cover

Blowin’ In The Wind non è solo la canzone più celebre mai scritta da Bob Dylan ma è anche simbolo di una generazione e perfino di un’intera epoca. Ed è anche per questo che raccontare la sua storia vuol dire offrire lo sguardo ad una realtà molto più ampia.

Quante strade per raccontare Bob Dylan?

Alberto Crespi ha giocato con il testo di questa celebre canzone per dare un titolo evocativo al proprio libro ma il suo titolo offre anche il gancio per una riflessione più ampia: quanti modi, quante strade abbiamo per raccontare la vita grandiosa di un’artista del calibro di Bob Dylan?

A giudicare dalla quantità di pubblicazioni che ogni anno si dedicano al compositore americano, premio Nobel per la letteratura nel 2016, i modi di raccontare Bob Dylan sembrano non avere mai fine.

Di recente ho presentato un altro libro, firmato da Greil Marcus con una prefazione di Riccardo Bertoncelli, dove il focus è di certo Bob Dylan ma attraverso gli innumerevoli scritti e le riflessioni – anche indirette – di uno dei giornalisti musicali più innovativi che l’America abbia mai prodotto, e che si è presto imposto come il più grande fan e conoscitore di Bob Dylan.

Di libri che raccontano Bob Dylan in maniera non tradizionale potremmo citarne a centinaia, sia chiaro.

Una canzone, una storia lunga oltre 60 anni

Alberto Crespi si inserisce anche lui in questo filone di racconti biografici ma senza seguire fermarsi a fatti e cronache di una vita ma piuttosto raccontando apparentemente di altro.

Il suo focus, nel caso di questo libro, è la canzone più celebre che Bob Dylan abbia mai scritto: Blowin’ In The Wind, datata 1962, ovvero bisogna fare un passo indietro da qui di oltre 60 anni.

Io personalmente conobbi questa canzone intorno al 1992, con il brano che aveva già 30 anni e io poco più di 10, quando l’allora docente di musica apri una pagina del testo scolastico per invitarci all’ascolto e all’analisi di un brano musicale che iniziava proprio così:

How many roads must a man walk down
Before you call him a man?
How many seas must a white dove sail
Before she sleeps in the sand?

Bob Dylan

Posto di onore nei libri scolastici

Ho voluto raccontare questo aneddoto perchè mi pare una testimonianza significativa sull’importanza di questa canzone per un’intera epoca. Una canzone che già nei primissimi anni Novanta riceveva l’attenzione che si dedicava solitamente alle grandi poesie per musica di epoca classica, o romantica.

Un aneddoto che rinforza la scelta, azzeccatissima, di Alberto Crespi di raccontarci Bob Dylan attraverso la sua relazione con una delle canzoni più celebri della cultura occidentale del Novecento.

Del resto, un brano la cui melodia ha origine in quella No More Auction Block di origine ottocentesca, non poteva che divenire rappresentativo di un’intera epoca.

Dalla guerra di secessione fino ai duemila

Ed è proprio dalla seconda metà dell’ottocento, il 1867 per la precisione, che prende le mosse Alberto Crespi, perché è lì che ha origine Blowin’ In The Wind, dalle note del brano poc’anzi nominato. Per sbocciare quasi un secolo dopo, nel 1962, tra le mani e la bocca di Bob Dylan.

La storia di questa canzone è anche una storia discontinua, con l’autore che decide di abbandonarla nei primi anni della sua carriera per poi ritrovarla, puntualmente, nelle grandi occasioni, fino a quando decise di non staccarsene più ma semmai di riproporla in nuove versioni, con nuovi arrangiamenti.

Testimonianze di vicinanza a Bob Dylan

Il percorso proposto da Alberto Crespi non si muove solo per anni ma cammina anche attraverso i nomi di tanti personaggi che in un modo o nell’atro hanno conosciuto, non sempre di persona, il grande artista americano, spesso proprio grazie a Blowin’ In The Wind.

Il libro di Crespi, dunque, è anche una raccolta di nomi che vanno da Furio Colombo fino a Walter Veltroni, da Francesco Guccini fino a un altro Francesco, De Gregori, che ci parlano del loro Bon Dylan, che spesso e volentieri si somiglia tanto anche al nostro.

Quante strade: Bob Dylan e il mezzo secolo di Blowin’ In The Wind è un libro interessante, che aiuta a completare la biografia di un grande musicista, ripercorrendo le tracce lasciate da quanto di più prezioso egli possa avere: la propria arte musicale.

Se desideri acquistarlo, controlla nel negozio di Musica Informatica se ancora disponibile, altrimenti tramite la pagina Contatti scrivimi e ti aiuterò a cercarlo altrove.


Commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito utilizza Akismet per ridurre lo spam. Scopri come vengono elaborati i dati derivati dai commenti.

Ultimi articoli