Descrizione

Nell’estate del 1969 mezzo milione di giovani si radunò per assistere a «tre giorni di pace e musica», l’apice di un decennio irripetibile di sogni, lotte, ideali e utopie. Sul palco del festival di Woodstock si esibirono i migliori artisti di quella che fu l’era d’oro del rock, ma il rito collettivo che si celebrò in quei tre giorni andava oltre il concerto. Accomunati dal rifiuto della guerra in Vietnam e degli schemi di una società vecchia e soffocante, i ragazzi del pubblico, con le loro camicie indiane e i capelli lunghi, i sacchi a pelo e la marijuana, furono i veri protagonisti di un evento di proporzioni mai viste prima e che molti prefiguravano foriero di violenza e disordini. Tra pioggia e fango, imprevisti e disorganizzazione, furono invece — forse gli ultimi — tre giorni di armonia, collaborazione e giovanile, spensierata felicità.