Quando ho buttato lo sguardo su questo volume non ho esitato un attimo ad acquistarlo. Mi incuriosiva poter leggere una storia su Freddie Mercury raccontata da parte di chi ha vissuto al suo fianco in qualità di partner.

Per chi non ne fosse a conoscenza, Jim Hutton è stato un riferimento fondamentale per la vita di Freddie Mercury, tanto che lui stesso lo chiamava marito anche se in verità non convogliarono mai a nozze, restando a vita una coppia di fatto.

Jim Hutton ha condiviso l’esistenza con il cantante dei Queen dal 1985 fino al giorno della sua morte: Freddie Mercury, come è noto, morì di AIDS il 24 Novembre del 1991.

Ma cosa ha da raccontare il suo partner rispetto alla alla musica di Freddie e dei Queen?

Ovviamente una domanda lecita quando si ha che fare con un libro del genere, ovvero che nasce dalla penna di chi ne ha condiviso innanzitutto le gioie – si spera per loro – sentimentali.

Il rischio del gossip fine a se stesso è dietro l’angolo, certo, ma in verità il libro si rivela decisamente molto più interessante. Per lo meno lo è per chi crede che la figura dell’artista si completi sempre con quello dell’uomo privato ma solo per meglio comprendere la sua arte.

Ad accompagnare Jim Hutton (che morì il giorno di capodanno del 2010) nella stesura di questo libro c’era Tim Wapshott, giornalista, che ha contribuito alla veste editoriale di questo volume di cui la prima edizione, è bene ricordare, è stata data alle stampe nel 1994, quindi non molti anni dopo la morte del cantante dei Queen, quando l’attenzione sulla sua storia era ancora molto alta, e come del resto lo è ancora oggi, anche grazie al film biografico firmato Bryan Singer: Bohemian Rhapsody.

Il focus del racconto di Jim Hutton, neanche a dirlo, è Freddie Mercury. Non il cantante, non l’artista ma l’uomo privato, l’amante, il fidanzato, l’oggetto dell’amore.

Ovviamente, anche questo pare scontato ma forse non lo è, raccontare il vissuto di un personaggio così immerso nella musica vuol dire anche raccontare la sua esperienza di artista, vuol dire parlare della sua musica, del suo approccio alla creazione e di tutto ciò che lo ha contraddistinto come musicista e compositore. Da un punto di vista diverso, certo. Un punto di vista meno tecnico ma non meno interessante per tutti quei fan che si sono riempiti delle sue creazioni.

Alcuni detrattori di questo volume, in particolare all’epoca della sua prima uscita (ricordo, 3 anni dopo la morte di Freddie) lo bollarono malamente come un’operazione commerciale e speculativa. Io non lo so se fosse realmente un’operazione commerciale o speculativa ma resta il fatto che dietro questo volume c’è l’unico partner, l’unico fidanzato che Freddie Mercury decise di accogliere nella sua esistenza e che con diritto completo ci racconta anche una versione intima e meno nota dell’artista tanzaniano, e non vedo perché un libro come La moglie del presidente, per esempio, scritto da Jacqueline Kennedy Onassis sulla figura di suo marito John Fitzgerald Kennedy, debba essere meno speculativo di questo. E invece non lo fu.

Concludo questo articolo con la solita carrellata di link citati all’interno dei paragrafi precedenti: a partire da Freddie Mercury, cantante dei Queen, per arrivare a Jim Hutton. Ma lascio anche dei collegamenti a Jacqueline Kennedy Onassis e alla pagina del marito John Fitzgerald Kennedy.

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