Scrivere di musica contemporanea non è un fatto semplice, soprattutto quando si adotta un approccio divulgativo. La difficoltà a cui faccio riferimento è in merito alla scelta dei generi musicali o dei protagonisti a cui ci si vuole dedicare.
La musica contemporanea non è solo quella di stampo accademico, nata nei conservatori o nelle accademie musicali, ma è anche quella nata nei garage di una via qualunque o sui piccoli palchi dei club di mezzo mondo.
Nel caso di questo libro On Innovative Music(ian)s, Richard Kostelanetz ha scelto innanzitutto di rivolgere lo sguardo al complesso panorama musicale degli Stati Uniti, preferendo quelle figure che in un modo o nell’altro hanno alimentato una produzione musicale non proprio in linea con i canoni del circuito accademico e nemmeno adatta al grande pubblico. Una musica diversa: alcune volte sperimentale, altre volte innovativa – come riporta nel titolo del proprio libro – altre volte ancora una musica semplicemente del tempo in cui viviamo: quindi spazio al rock e al blues, tanto per fare due esempi.
Chi è Richard Kostelanetz?
Per un approfondimento su Kostelanetz rimando alla voce su Wikipedia, qui voglio soltanto introdurre questo personaggio (giunto alla soglia degli 85 anni) che vanta una carriera di artista, di scrittore, critico d’arte e curatore. Insomma, una persona che l’arte – non solo quella musicale – l’ha vissuta da protagonista su numerosi fronti.
Qui, ovviamente, ci interessa il Richard Kostelanetz critico e scrittore, che tra le altre cose si è interessato anche di musica, pubblicando con abbondanza di scrittura su molteplici riviste, sia di quelle rivolte al grande pubblico sia di quelle per specialisti: Perspectives of New Music, Rolling Stone, Sonus, Yale Review, High Fidelity, New York Times e tantissime altre.
Di cosa parla questo libro?
Ho citato non casualmente alcune delle riviste su cui scrisse Richard Kostelanetz. Il motivo è che On Innovative Music(ian)s è un libro in cui l’autore raccoglie una serie di oltre 30 scritti già pubblicati altrove, e qui rimaneggiati per essere adatti alle pagine di un volume dedicato, e per essere adatti a un contesto che è quello della musica innovativa, d’avanguardia o semplicemente contemporanea.
Kostelanetz gioca un po’ con il titolo, mostrando l’intenzione di voler scrivere non solo di musicisti ma anche di musiche. Alla fine, in effetti, il libro è una passeggiata attraverso generi e musiche, compositori ed esecutori, e attraverso la propria – di Kostelanetz – attività di critico e di artista.
On Innovative Music(ian)s: struttura e contenuti
Complessivamente il volume è articolato in 4 macroargomenti:
- Scritti su compositori ed esecutori;
- Scritti su generi musicali;
- Scritti di critica musicale:
- Scritti autobiografici sull’attività musicale di Richard Kostelanetz.
Nella sezione su compositori ed esecutori troviamo tanti nomi importanti della musica contemporanea: La Monte Young, Elliott Carter, Robert Moog, Muricio Kagel, Milton Babbitt, Philip Glass, B.B. King e, soprattutto, John Cage.
Quest’ultimo è al centro di tanti scritti di Kostelanetz, non a caso, visto che tanti libri ha scritto su un compositore che forse più di ogni altro incarna il concetto di avanguardia, innovazione e sperimentazione. C’è anche un articolo dedicato a HPSCHD, opera che anche qui su Musica Informatica è stata tante volte oggetto di articoli e citazioni.
Accanto ai nomi dei compositori, dicevo, ci sono poi pagine dedicate ai generi. L’argomento principe è la musica contemporanea in tutte le sue declinazioni: musica seriale, d’avanguardia, elettronica e tutto ciò che ha contraddistinto il XX Secolo almeno fino ai primi anni Settanta.
Poi c’è anche spazio per il rock. Kostelanetz si sofferma in particolare sul cambiamento che questa musica stava vivendo sul finire degli anni Sessanta, quando la musica aveva cessato di essere sentimentale e disimpegnata, ed era maturata in essa uno spirito di contestazione, abbracciando le grandi tematiche sociali e culturali di cui i più giovani si nutrivano in quel contesto storico a cavallo tra gli anni Sessanta e gli anni Settanta.
Kostelanetz non è solo un divulgatore musicale ma è anche uno studioso spinto alla musica da un approccio da critico d’arte. A questa tipologia di scritti l’autore dedica una sezione che raccoglie alcuni lavori imperniati ancora una volta sulla figura di John Cage ma anche sul Blues, su cui a suo dire c’è molto da fare rispetto ad un’analisi che è troppo debitrice di un punto di vista bianco, quindi un’analisi che non considera con sufficiente attenzione i momenti cruciali della nascita e dello sviluppo di questo genere musicale, e sul ruolo che la cultura nera ha giocato sulla storia di questo genere ma anche su quei generi musicali che si sono alimentati di Blues.
Perchè leggere questo libro?
Perchè On Innovative Music(ian)s di Richard Kostelanetz è un’ottima introduzione alla musica contemporanea nelle sue espressioni meno accademiche e formalizzate. E poi perchè ci sono pagine molto interessanti sul Blues e sul Rock, che Kostelanetz affronta con un taglio diverso, più maturo, come si addice ad una musica che è piena espressione della contemporaneità, al pari di quella aleatoria, sperimentale e d’avanguardia, con o senza strumenti elettronici e digitali.
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Concludo lasciando alcuni link di approfondimento esterni al sito. Innanzitutto il link alla pagina Wikipedia di Richard Kostelanetz, poi un collegamento al profilo biografico di John Cage. Infine un rimando alla voce Blues, sempre su Wikipedia.
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