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Joseph Rothstein – MIDI: A Comprehensive Introduction
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Titolo: MIDI: A Comprehensive Introduction
Autore: Joseph Rothstein
Editore: A-R Editions
Anno: 1995
Pagine: 268
Collana: The Computer Music Digital Audio Series, Vol. 7
Il volume di Joseph Rothstein è stato per lungo tempo un’importante punto di riferimento per coloro impegnati nella musica informatica e interessati a conoscere o approfondire le caratteristiche della tecnologia MIDI. Sebbene risulti piuttosto datato (la prima edizione è del 1992 a cui fa immediatamente seguito una seconda edizione del 1995), cosa non irrilevante nell’ambito della tecnologia, è pur vero che il manuale di Rothstein risulta ancora molto utile, dal momento che il MIDI, nelle sue caratteristiche di base, non è stato interessato da rilevanti cambiamenti rispetto alla sua prima versione dei primi anni Ottanta. Certamente è cambiato l’hardware dei controller così come si sono succeduti numerosi software ma il protocollo di comunicazione è rimasto pressappoco invariato, grazie anche al fatto che il MIDI, nel corso dei decenni, ha saputo imporsi come uno standard di riferimento nell’ambito della composizione ed esecuzione di musica informatica.
Il testo di Rothstein, va comunque sottolineato, non è solo un manuale che affronta le caratteristiche del protocollo MIDI in maniera approfondita e dettagliata, l’autore, infatti, affronta anche questioni più generali relative alla musica informatica. Per questo motivo dopo il primo capitolo, di carattere introduttivo con un breve riferimento storico sulla nascita e lo sviluppo del MIDI, l’autore si sofferma su questioni di carattere più generale come l’acustica (capitolo 2) e alcuni fondamenti di musica informatica (capitolo 3). In questo modo anche al lettore sprovvisto delle nozioni basilari si offre una panoramica sommaria su alcune questioni fondamentali come le caratteristiche fisiche di un suono oppure le differenze tra suono e rumore, il campionamento dei segnali sonori o le differenze tra la rappresentazione analogica e digitale del suono. Nelle successive pagine troviamo una panoramica sia dei diversi controller in grado di interfacciarsi e di lavorare attraverso il protocollo MIDI (capitolo 4) sia sulle diverse tipologie di software (capitolo 5), con un’attenzione particolare ai sequencer (capitolo 6). Sebbene sia l’hardware che il software abbiano risentito enormemente della mutata situazione tecnologica, i temi affrontati da Rothstein seguono un approccio abbastanza generale per questo motivo risultano ancora attuali. Così come non sono cambiate le applicazioni e le caratteristiche di base dei sequencer, allo stesso modo un banco di slider era tale 25 anni fa così come lo è oggi.
Il settimo capitolo è legato a questioni di configurazione tra il protocollo, il computer e gli eventuali controller, mentre i capitoli successivi sono dedicati ad una spiegazione più approfondita sulle caratteristiche dei messaggi MIDI (capitolo 8) e alla sincronizzazione (capitolo 9). Il decimo capitolo è incentrato su questioni di programmazione. In effetti da un altro punto di vista il MIDI è un linguaggio informatico dove una serie di specifiche determinano il protocollo di comunicazione. Chiude il testo un capitolo che, più degli altri, risente della datazione del libro: una guida sulle diverse utilità reperibili in quegli anni e che oggi non risultano più molto attuali. In appendice, infine, troviamo delle tabelle riassuntive sulle specifiche del protocollo MIDI.
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