Quando si parla di app per lo streaming musicale il pensiero corre veloce verso pochi nomi famosi: Spotify, Apple Music, Tidal o Play Music. In realtà ci sono molte alternative, di qualità anche superiore.
In verità, nonostante i nomi che girano sono sempre gli stessi, il panorama delle piattaforme dedicate allo streaming musicale è decisamente molto più ampio, con servizi che si distinguono per la qualità dell’offerta proposta, sia sul piano del catalogo che del servizio tecnologico.
Nell’articolo di oggi vorrei fare brevemente il punto su 3 diverse piattaforme, quelle meno note ma che si distinguono per un’offerta decisamente interessante: Qobuz, Stage+ e Idagio.
Qobuz: lo streaming musicale nato in Francia
La prima piattaforma che voglio presentare – ed è anche quella a cui sono più affezionato – è Qobuz. Questo servizio dal nome improbabile (su cui non ho trovato alcuna spiegazione in merito) si caratterizza per la sua offerta di streaming musicale con audio ad alta risoluzione (HI-Res Audio).
Chiunque l’abbia provata dietro mio consiglio ha confermato che la differenza tra Qobuz e le piattaforme musicali più note è piuttosto netta, anche se utilizzata con device che non consentono di apprezzare appieno la qualità di un formato FLAC (Free Lossless Audio Codec) o qualsiasi altro ad alta risoluzione.
Rispetto alle altre piattaforme qui presentate, Qobuz si allinea a quelle mainstream per un catalogo generalista, che spazia su tutti i generi musicali.
La qualità editoriale di Qobuz
Oltre l’aspetto della qualità audio, che tra l’altro può essere mantenuta anche per il download, una caratteristica che mi ha catturato fin dalla prima esplorazione è la qualità dell’offerta editoriale.
Ogni album, ed ogni profilo d’artista, è sempre accompagnato da ricche e ricercate informazioni, che aumentano la consapevolezza di ciò che si sta ascoltando. È subito evidente che la cura editoriale è affidata a un team dedicato e non è il semplice copia/incolla da altre pagine.
Notevole anche il funzionamento dell’algoritmo che regola i consigli per l’ascolto in base alla propria esperienza utente.
Stage+: l’app della Deutsche Grammophon
Di Stage+ ho parlato proprio di recente in un articolo dedicato, al termine di un mese di prova durante il quale ho voluto testare il funzionamento tecnologico e la qualità della proposta musicale.
Diciamo che la qualità della musica non è in discussione: Stage+ è l’app della Deutsche Grammophon, un’etichetta che non ha certo bisogno di presentazioni. Ovviamente essendo figlia di una tale madre, si capisce subito che Stage+ è un’app dedicata esclusivamente allo streaming della musica classica, e in maniera specifica a quella del catalogo Deutsche.
Sostanzialmente una scelta del tutto identica a quella che Disney ha attuato in ambito visivo, concentrandosi soltanto sul proprio catalogo.
Scelta legittima e non in discussione. Diverso il discorso riguardo a quella tecnologica. Stage+, a oggi Novembre 2024, è disponibile solo per utenti iOS o via browser. Una decisione decisamente discutibile che impedisce a un numero considerevole di utenti di godere dell’indubbia bellezza delle proposte musicali.
Interessante la navigazione per generi, periodi storici, compositori oppure strumenti ma sul piano editoriale non può nulla contro un importante competitor: Idagio.
Idagio: lo streaming musicale dedicato alla musica classica
Idagio è stata una scoperta veramente molto interessante. Non solo si presenta con un prodotto tecnologico ben fatto (devo segnalare una certa difficoltà di caricamento, almeno per gli utenti Android) e un catalogo vastissimo, che abbraccia veramente tutta la storia della musica classica o comunque di impianto accademico (nessuno spazio a pop e rock, per intenderci) ma si presenta con alcune scelte che ritengo delle vere chicche.
Innanzitutto la possibilità di sfogliare anche i booklet degli album in ascolto. E solo gli appassionati di musica classica sanno quanto è rilevante poter consultare i libretti interni, sempre pieni zeppi di informazioni molto importanti.
Altra caratteristica decisamente interessante è quella di poter navigare l’applicazione per ogni singolo brano. Mi spiego meglio.
Trattandosi di musica classica, è molto importante poter ascoltare e confrontare le diverse esecuzioni di un medesimo lavoro. Bene, Idagio consente di farlo in maniera molto agevole: se si tappa su un’opera musicale, per esempio un Notturno di Chopin a scelta, allora si ottiene l’elenco di tutte le esecuzioni disponibili sull’app, e c’è la possibilità di ascoltare tutte le edizioni o semplicemente di muoversi agevolmente dall’una all’altra.
I link alle piattaforme
Si trattava di una breve rassegna, utile per farsi un’idea e per avere nuovi spunti di ascolto. Se vuoi approfondire ciascuna di essere, allora ti lascio il link alla pagina ufficiale di Qobuz, poi il link alla pagina di Stage+ e infine il collegamento al sito ufficiale di Idagio.
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