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Perchè partecipare a un concorso musicale: 5 testimonianze autorevoli
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Le competizioni di musica sono una parte fondamentale nella carriera di un giovane esecutore, tanto che ognuno dovrebbe vivere questo genere di esperienza almeno una volta nella vita.
Si è portati a pensare che l’importanza di partecipare ad un contest musicale dipenda esclusivamente da questioni di carattere materiale: ci sono i premi in denaro, certamente, le borse di studio, le partecipazioni alle masterclass, le registrazioni su CD e così via.
In verità, l’importanza di un concorso musicale va oltre i beni materiali e ruota attorno ad un nucleo di esperienza e visibilità, di confronto e di crescita personale.
Le motivazioni dei vincitori
Nell’articolo di oggi, sono partito da una domanda semplice: perchè è importante partecipare ad un concorso musicale? La risposta, anzi le risposte, le ho estrapolate da alcune testimonianze di giovani esecutori di talento, vincitori di premi importanti, in un età giovanissima.
Le loro interviste sono state raccolte nell’annuario 2025 del World Federation of International Music Competitions. Si tratta di interviste ad ampio spettro, da cui ho estrapolato le loro considerazioni in merito alla scelta di partecipare ad un concorso musicale. Ognuno di loro ha espresso un motivo diverso ma bene o male tutti concordano sul fato che i beni materiali sono la cosa meno rilevante ai fini della partecipazione.
La giusta scelta del concorso musicale
Tra le righe, ciò che ci dicono i protagonisti dell’intervista, riguarda molto la scelta di un concorso musicale rispetto ad un altro.
Questo è un argomento di grande importanza, dato che il numero di concorsi musicali – complice anche la facilità di accesso tramite internet – è in rapida crescita, selezionare quello più adatto – non necessariamente quello migliore – è diventato un fatto strategico di particolare importanza per la carriera di un giovane esecutore.
Vediamo, dunque, nelle parole di alcuni talenti degli ultimi anni, i diversi motivi per cui vale la pena partecipare ad un concorso musicale.
Illia Ovcharenko, pianista
Ha soli 23 anni Illia Ovcharenko e ne aveva solo 17 quando nel 2019 ha vinto il primo premio all’International Competition for Young Pianists in memoria di Vladimir Horowitz, bissato nel 2022 dal primo piazzamento all’Honens International Piano Competition.
A leggere le sue motivazioni si ha l’impressione di una persona con le idee molto chiare, quando evidenzia che la partecipazione ad un concorso musicale dovrebbe tenere conto di due direttrici:
- Il supporto alla carriera;
- Libertà di espressione artistica.
Supporto alla carriera di musicista
Ovcharenko ritiene che un concorso dovrebbe garantire un certo supporto alla carriera futura di un giovane compositore. Quindi non è interessato a quei concorsi mordi e fuggi, dove magari ci si porta a casa un premio consistente ma che finisce lì. Piuttosto si dovrebbe prediligere un concorso che accompagna il vincitore durante l’intero arco dei 12 mesi che separano un’edizione da un’altra.
Supporto alla carriera vuol dire organizzazione di concerti, iscrizione a masterclass, esperienze orchestrali o comunque a fianco di grandi nomi consolidati, registrazioni di qualità. Insomma, tutto ciò che può contribuire a plasmare e a definire il percorso artistico di un giovane promettente esecutore. Quindi va bene il premio una tantum ma più importante è la collaborazione continuativa.
Un repertorio musicale libero
Accanto al supporto, Ovcharenko pone il discorso della libertà di espressione, ovvero la possibilità di cimentarsi con un genere musicale qualsiasi piuttosto che limitarsi ad un solo autore, oppure un’opera specifica o un periodo storico ben preciso.
La partecipazione ad una competizione musicale, quindi, dovrebbe tenere conto della possibilità di scegliere autonomamente il repertorio da portare in concorso, perché una competizione musicale dovrebbe essere un momento in cui esprimere il meglio di se stesso che non necessariamente coincide con il programma del contest.
Chelsea Zurflüh, soprano
Nelle parole di Chelsea Zurflüh, vincitrice dell’edizione numero 78 del Concours De Genève, nel 2024, la partecipazione ad un concorso musicale risiede nella possibilità di essere ascolta da un pubblico ampio e cosmopolita.
In effetti, ogni concorso musicale garantisce una certa visibilità, che può essere carattere locale oppure anche globale, anche grazie alle nuove tecnologie.
Questo discorso vale sia per i grandi concorsi, sia per quelli meno rinomati ma che sono comunque un palcoscenico di cui altrimenti non avremmo mai potuto disporre. Allora, in questo senso, si può optare anche per un concorso meno blasonato ma che garantisce la presenza online e offline di un pubblico ampio, se si coglie l’importanza della visibilità.
Un pubblico di addetti ai lavori
Anche il concetto di pubblico andrebbe indagato più a fondo. Spesso ci concentriamo sugli ascoltatori semplici, sui grandi numeri che questi veicolano, tralasciando il pubblico di addetti ai lavori che invece possono fare una differenza ben più grande sulla carriera di una giovane musicista o cantante.
Chelsea Zurflüh, infine, ricorda che la scelta di un concorso musicale dovrebbe sempre considerare il repertorio cantato/suonato. Proprio la presenza di un pubblico dovrebbe indurre a fare particolare attenzione, visto che una competizione musicale è sempre un momento per mettersi in mostra e per farlo al top è necessario scegliere un repertorio congeniale alla propria persona.
Michiaki Ueno, violoncellista
Considerato uno dei musicisti di maggiore talento della nuova scena, Michiaki Ueno ha vinto il Concours De Genève del 2021, a soli 16 anni.
Anche lui, come Chelsea Zurflüh, seleziona i concorsi musicali per la visibilità che garantiscono piuttosto che per il premio in sé.
Visibilità, nel suo caso, che non è soltanto quella del pubblico presente, ma anche quella del pubblico non visibile, quello che si nasconde dietro i milioni di visualizzazioni della piattaforme di streaming audio e video. Ecco, secondo il giovane paraguaiano, anche questo genere di visibilità è un buon motivo per partecipare ad una competizione musicale.
Interpretazione musicale e tecnica
Un altro aspetto che Ueno considera nel selezionare un concorso è l’orientamento della giuria rispetto all’esecuzione musicale.
Per lui un concorso dovrebbe essere un momento di crescita e di espressione della propria persona, per questo ritiene che si dovrebbero prediligere quei concorsi in cui viene posta l’enfasi sull’interpretazione invece che solo sulle capacità tecniche, acquisite dallo studio della teoria, prediligere concorsi che valorizzano le interpretazioni originali e innovative.
In effetti, un concorso musicale non dovrebbe essere una fotografia del passato ma piuttosto del presente, dovrebbe cioè tendere al nuovo, guardare al futuro ma senza perdere di vista la qualità.
Haesu Lee, violinista
Questa giovane coreana ha vinto il primo premio all’ARD International Music Competition del 2023 e, ancora prima, si è aggiudicata il Primrose International Viola Competition nel 2018.
La giovane violinista ama partecipare ai concorsi musicali perchè secondo lei sono un grande momento di crescita personale, durante il quale ci si deve abituare a ragionare per obbiettivi, con ritmi di lavoro molto cadenzati e definiti da una deadline non prorogabile.
Insomma, dal suo punto di vista un concorso musicale ci restituisce un metodo di lavoro o comunque ci aiuta ad averne uno.
Zhicheng Jin, cornista
Zhicheng Jin è stato vincitore del Prague Spring International Music Competition del 2024 e appartiene a quella categoria di partecipanti che sceglie un contest in base alla visibilityà.
Secondo lui partecipare a una competizione musicale deve servire a questo, ad ottenere visibilità e a dare uno slancio alla propria carriera. Meglio ancora se la visibilità è di tipo internazionale.
Ciò non toglie che i concorsi di tipo nazionale sono comunque di grande importanza, fosse anche per l’esperienza acquisita.
Nel selezionare un concorso, inoltre, Jin si basa anche sul repertorio che viene richiesto, dato che un contest dovrebbe essere un momento per esprimere il meglio di se stessi, quindi non ha senso farlo all’interno di un repertorio che non è nelle proprie corde.
Conclusioni
Insomma, le motivazioni di ciascuno di questi giovani talentuosi sono varie ma tutte interessanti.
È evidente, dalle loro parole, che l’importanza di un concorso musicale non è nel premio finale ma nel bagaglio di esperienze che si acquisisce e nella visibilità.
La storia è piena di mancati vincitori che grazie alla visibilità hanno fatto più carriera di tanti primi premi. Ma se anche ciò non avvenisse, l’esperienza acquisita è comunque la cosa più preziosa che puoi donare alla tua carriera di musicista.
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