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CARL
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Il Sistema Carl รจ un progetto per la musica informatica realizzato nei primi anni Ottanta al Computer Audio Research Laboratory (CARL) dellโUniversitร della California di San Diego (UCSD). Si trattava essenzialmente di un pacchetto di software dedicati alla composizione e allโesecuzione di musica informatica in tempo reale. Ne faceva parte anche Cmusic, considerato il programma piรน importante.
Cenni storici โ Nel 1979 Richard Moore, dopo aver affiancato Max Mathews per la realizzazione del Music V e del GROOVE, lascia i laboratori Bell e si sposta allโUniversitร della California di San Diego (UCSD) dove, allโinterno del Center for Music Experiment (CME, poi divenuto Center for Research in Computing and the Arts โ CRCA), fonda, insieme a Gareth Loy, il Computer Audio Research Laboratory (CARL). Allโinterno di questo nuovo centro, dedicato in maniera piรน specifica alla musica informatica, Moore e Loy realizzano il progetto che prese il nome di Sistema CARL (CARL System), noto anche come CARL Software Distribution, un pacchetto di software dedicati ciascuno a diverse funzioni utili alla composizione di musica attraverso il computer. Al progetto, realizzato attraverso i finanziamenti delle Fondazioni Rockefeller e Ford, della National Endowment for the Arts e della UCSD, parteciparono anche Julius Smith e Rusty Wright.[1]
Obbiettivi โ Secondo la volontร degli ideatori, il Sistema CARL si sarebbe dovuto uniformare alla politica gestionale del laboratorio CARL. Ciรฒ voleva dire realizzare strumento informatico cosรฌ flessibile da potersi applicare efficacemente sia in ambito compositivo sia in ambito didattico e di ricerca. Per quanto concerne la composizione e lโesecuzione di musica informatica, il Sistema CARL fu progettato per soddisfare diverse esigenze. Il primo obbiettivo che si posero i ricercatori fu la composizione e lโesecuzione in tempo reale. Questo obbiettivo generale si legava a quello, piรน specifico, di evitare un ambiente di lavoro che subisse i limiti derivanti dalla rapida obsolescenza dellโhardware. Pur sacrificando la velocitร computazionale, allora, si scelse di incentrare il progetto sul lato software del sistema, in maniera che fosse facilmente implementabile su diverse macchine.ย A tal proposito, allora, il Sistema CARL fu progettato in ambiente Unix e linguaggio C, cosรฌ da garantire una maggiore portabilitร e, di conseguenza, maggiore longevitร . Il Sistema CARL, nel complesso, si configurava come uno strumento dotato di una struttura abbastanza generalista, tale da potersi applicare nei diversi contesti della musica informatica, pur essendo in grado di soddisfare esigenze molto specifiche.
Didattica e ricerca โ Accanto a questioni relative la composizione e lโesecuzione, si collocano obbiettivi di natura parzialmente diversa come la didattica e la ricerca. Nel primo caso il Sistema CARL avrebbe dovuto consentire agevolmente lo studio delle tecniche di elaborazione del suono, il processamento, lโesecuzione e la programmazione in genere. La scelta di adottare il linguaggio C, con lโuso delle macro, avrebbe dovuto facilitare lโapproccio alla musica informatica per coloro non dotati di una lunga esperienza. La ricerca, invece, fu indirizzata su questioni inerenti la psicoacustica e la progettazione di sistemi hardware/software per il tempo reale.
La struttura โ Abbiamo visto che il tempo reale fu il primo obbiettivo fissato per il Sistema CARL. Visto che in quegli anni nessuna macchina era in grado di garantire unโadeguata velocitร computazionale, lโintero sistema fu progettato per lavorare utilizzando tre computer diversi, ciascuno dedicato ad una precisa funzione. CARL, infatti, prevedeva innanzitutto un computer che ospitava i software per la sintesi, lโanalisi e lโelaborazione digitale dei materiali sonori. A questo si affiancava un computer dedicato al controllo e alla computazione dei dati in tempo reale e, infine, un processore audio digitale (DAP), dedicato alla sintesi e allโelaborazione dei segnali. Lโintero pacchetto di programmi che costituivano il Sistema CARL era installato su un DEC VAX 11/780 con sistema operativo Unix. Il computer per il controllo e la computazione in tempo reale, invece, era un DEC PDP 11/55. Questโultimo, infine, era utilizzato per il controllo del processore digitale che, a sua volta, era equipaggiato con diversi controller, quali manopole e slider, e convertitori DAC a 4 canali e ADC a 2 realizzati dalla Digital Sound Corporation. La presenza dei controller era molto importante perchรฉ sullโaspetto performativo si erano investite numerose aspettative. Il progetto fu portato a termine attraverso tre diversi passaggi dโimplementazione. Nellโultima fase fu implementato anche il sintetizzatore digitale FRMbox realizzato sempre da Richard Moore.[1]
Software โ Come abbiamo accennato in precedenza, lโaspetto piรน importante del Sistema CARL non era tanto la sua struttura fisica ma piuttosto lโinsieme dei software che lo componevano. In quegli anni molti programmi per la computer music subivano, negativamente, la rapiditร dello sviluppo tecnologico delle macchine e la formazione di comunitร di riferimento troppo piccole per garantire longevitร e continuitร . Per contrastare questi due aspetti, allora, il Sistema CARL fu sviluppato in linguaggio C. Il pacchetto di programmi costitutivo di CARL permetteva diversi procedimenti di lavoro quale la sintesi, lโelaborazione e la gestione dei file sonori, la spazializzazione, lโanalisi e la risintesi. Col il passare degli anni, lo stesso Sistema CARL, divenne anche uno strumento utile per lo sviluppo di nuovi software. In generale si possono contare quasi un centinaio di programmi giร nei primi anni di vita del Sistema.[2] Oltre a Richard Moore, che realizzรฒ Cmusic, altre personalitร hanno contribuito a dare corpo allโintero pacchetto di programmi: va ricordato il lavoro di Mark Dolson incentrato sul PhaseVocoder, Julius Smith che si occupรฒ delle utilitร per lโelaborazione e Gareth Loy che realizzรฒ i software Player e Procom. Questโultimo, insieme alle Pipeline di Unix, garantiva la comunicazione tra i diversi processi avviati.[3] Va precisato che fin dallโinizio il Sistema CARL fu distribuito gratuitamente insieme al codice sorgente, cosรฌ come aveva giร fatto anni prima Max Mathews con il Music V. Si trattava di una scelta che, insieme allโadozione del C, avrebbe garantito la nascita di unโampia comunitร di riferimento.
Cscore, Cmusic e csound โ Tra i tanti programmi del Sistema CARL, Cmusic รจ senza dubbio quello ritenuto di maggiore importanza anche per il numero di funzioni che lo caratterizzavano. Accanto a Cmusic troviamo Cscore, non un software vero e proprio piuttosto un preprocessore ideato per restituire partiture in formato compatibile con Cmusic. Unโultima cosa va precisata a proposito del programma csound. Nel corso degli anni si รจ alimentata una confusione terminologica visto che il csound nominato nel Sistema CARL non ha nulla a che vedere con il software sviluppato da Barry Vercoe a metร degli anni Ottanta (Csound). Nel caso del Sistema CARL, csound, realizzato da Gareth Loy, indica un programma, giร in uso dal 1979, utile alla gestione dei file sonori, quindi ideato per registrare, ascoltare e numerose altre funzioni di carattere, appunto, gestionale.[4]
Diffusione โ Il Sistema CARL ha conosciuto una buona diffusione attraverso numerosi centri dedicati alla musica informatica, sia negli Stati Uniti che in Europa. Innanzitutto va registrato il suo utilizzo allโIrcam di Parigi dove, oltretutto, ebbe occasione di utilizzarlo anche Trevor Wishart il quale, anni dopo, realizzรฒ il Composers’ Desktop Project. Il Sistema CARL, poi, fu implementato con il Cadmus della PCS di Monaco[4] e lo troviamo utilizzato anche in Italia al Laboratorio di Informatica Musicale (LIM) di Milano oltre che in diversi centri inglesi.
BICSF โ Dallโincontro con lโambiente dellโIrcam, infine, nacquero anche alcune novitร per il Sistema CARL. Va ricordato il cosรฌ detto BICSF acronimo di Berkeley-Ircam-Carl Sound File. Si trattava della nuova versione del programma per la gestione dei file sonori che fino ad allora era stato di competenza di csound di Gareth Loy. Come era stato per il suo predecessore, anche BICSF consentiva lo svolgimento di numerose funzioni tra cui anche la gestione della libreria e la conversione tra formati differenti.[4]
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