4B

La sigla 4B indica comunemente un processore dedicato alla computer music, il secondo tra quelli sviluppati dal fisico italiano Giuseppe Di Giugno all’Ircam di Parigi.

Cenni storici – Dopo aver portato a termine il processore 4A, tra Napoli e l’Ircam di Parigi, Giuseppe Di Giugno avvia la progettazione del suo successore il 4B, il primo ad essere stato sviluppato interamente nel centro parigino la cui apertura, sotto la direzione di Pierre Boulez, era stata da poco ufficializzata. Il lavoro per il 4B fu condotto in collaborazione con Hal Alles dei Bell Labs, arrivato all’Ircam di Parigi insieme a Max Mathews. Alles, sempre nel 1977, aveva anch’egli lavorato su un modello personale di sintetizzatore digitale.

Caratteristiche tecniche – A differenza del suo predecessore, il processore 4B era stato inserito su un’unica scheda di circuiti integrati. Una prima versione fu realizzata dallo stesso Giuseppe Di Giugno mentre la seconda versione è stata realizzata da W. C. Fisher.[1] È stato portato a termine nell’Aprile del 1977 e il progetto prevedeva il suo funzionamento in tempo reale interfacciato ad microcomputer DEC LSI-11, il quale era gestito mediante un sistema operativo installato su floppy disk. L’intero sistema era dotato di una memoria che, grazie al computer LSI-11, consentiva di salvare e richiamare i dati, consentendo così, tra le altre operazioni, l’utilizzo di forme d’onda arbitrarie piuttosto che a forma fissa. Le potenzialità dell’intero sistema consentivano l’utilizzo simultaneo di quattro differenti onde sonore.[1] Era dotato di 4 canali di uscita e 64 oscillatori per ciascun canale, per un totale di 256 oscillatori. Consentiva anche l’utilizzo della sintesi FM.[1]

Tempo reale/Tempo differito – Ovviamente il processore 4B era stato progettato per funzionare in tempo reale, attraverso un controllo demandato al computer con cui si interfacciava. Nonostante ciò il 4B era stato progettato per funzionare anche in tempo differito, al fine di sfruttare le potenzialità di quei software in quegli anni considerati tra i più efficaci. Tra questi fu particolarmente importante il MUSIC V, anche perché era disponibile all’Ircam.[1]

I software di controllo – Benché fosse equipaggiato con soli convertitori DAC (cosa che non consentiva di importare campioni audio),[2] per migliorare le prestazioni complessive del processore fu sviluppato un software di controllo dedicato: il Syn4B progettato e realizzato all’Ircam da Philippe Prévot e Neil Rolnick.

Per scrivere questa voce ho letto:

[1] Hal Alles, Giuseppe Di Giugno, The 4B: A One-Card 64-Channel Digital Synthesizer in Foundations of Computer Music, A cura di Curtis Roads e John Strawn.
[2] Neil Rolnick, A Composer’s Notes on the Development and Implementation of Software for a Digital Synthesizer in Foundations of Computer Music, a cura di Curtis Roads e John Strawn, The MIT Press, 1988.

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