Ninne Nanne dal mondo: una raccolta completa

Negli anni Sessanta del Novecento, mettere insieme un doppio LP di ninne nanne provenienti da ogni parte del globo sembra una sfida al limite dell’impossibile. Evidentemente non deve averla pensata allo stesso modo Lilian Mendelssohn, che di una raccolta del genere è stata curatrice, per conto della Smithsonian Folkways, etichetta discografica senza scopo di lucro, fondata nel 1987. Come sempre tutti i link in fondo alla pagina.

Prima di scrivere questo articolo, compreso subito l’immane lavoro di curatela, ho cercato di documentarmi sulla figura di Lilian Mendelssohn. Iniziare da lei mi sembra il minimo che potessi fare per omaggiare il lavoro svolto per confezionare questa interessantissima raccolta di melodie per la notte.

Chi è Lilian Mendelssohn?

Ebbene, dopo aver svolto diverse ricerche, ho dovuto gettare la spugna rispetto all’idea di meglio profilare questa ricercatrice, o una semplice appassionata. In rete non vi è nulla di documentato, oltre alle pubblicazioni discografiche da lei curate e che sono sempre incentrate su repertori folkloristici, perlopiù dell’America Latina.

Una raccolta… per dormire

Trovare informazioni sulla curatrice mi sarebbe piaciuto come omaggio al lavoro svolto, che a mio parere è veramente sensazionale: due facciate di LP per un totale di 36 ninne nanne provenienti da quasi tutto il mondo.

Del resto il titolo dell’opera non ammette confusione: Lullabies of the World. Messico, Italia, Estonia, Giappone, Grecia, Sudan, Hondurs, Indonesia: sono alcune delle 36 nazioni qui riunite da un comune filo che è quello della ninna nanna.

Antropologia musicale della ninna nanna

In effetti, non si può negare che il progetto editoriale di Lilian Mendelssohn edito grazie alla produzione della Smithsonian Folkways ha un suo valore antropologico.

La funzione di queste musiche è certa e immutata tra le diverse culture. Simili le modalità di espressione ma comunque con talune differenze a seconda delle origini culturali.

Forse manca un vero e proprio approccio scientifico a questa raccolta. Non lo so, lo dico più per sensazione che per una reale consapevolezza. Ma è certo che mi sono divertito molto a compiere questo viaggio, ritrovando melodie più belle di altre, modi cantare diversi, taluni più gradevoli altri meno.

Registrazioni dal vivo

Diverse le differenze tra queste melodie per la notte ma ancor di più le similitudini, che stupiscono più di altro quando ti trovi ad ascoltare registrazioni provenienti da parti opposte del pianeta.

La qualità dell’audio non è eccellente ma non poteva essere diversamente, trattandosi di vere e proprie registrazioni sul campo, probabilmente riprese durante l’esecuzione dal vivo funzionali al sonno di qualche bambina o bambino. È per questo vere e realistiche.

Voci maschili, voci femminili: c’è di tutto in questa raccolta della Mendelssohn che sottolinea quanto calore familiare trasmettono le sue melodie qui registrate. Un calore per cui si può provare solo nostalgia, per quell’unione così intima tra genitore e figlia, l’unione di un tempo governato solo dall’amore.

La ninna nanna oggi

Lullabies of the World è stato registrato e pubblicato nel 1963 ma è una raccolta sempre attuale. Vuoi perché ferma per sempre un momento e vuoi perchè è la pratica della ninna nanna ad essere attuale e per sempre.

Mi sono perfino stupido quando all’ascolto dell’album è passata anche mia figlia, 9 anni, che si è incuriosita molto di queste melodie. Un po’ perchè le sono familiari, come a chiunque altri, e un po’ perché diventa un modo diverso per incontrare e sapere di altre culture.

I link per approfondire

Come sempre, concludo lasciando dei link ad alcune pagine fin qui citate. Innanzitutto lascio il link alla pagina dedicata a questa pubblicazione Lullabiess of the World. Pr chi volesse prima ascoltare qualcosa, dato che sul sito della non è possibile, lascio il link alla pagina dell’album su Spotify. Poi lascio sia il link alla home dell’etichetta Folkways Records, sotto la cui egida è stata pubblicata questa raccolta, sia alla pagina su Wikipedia.


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