Il tuo carrello รจ attualmente vuoto!
Storia e sviluppo di Pure Data: il linguaggio di programmazione visivo per la musica

Se dovessi scrivere di Pure Data per quello che oggi รจ, allora dovrei scrivere che si tratta di un linguaggio di programmazione visivo, che consente di sviluppare software per la composizione musicale, o piรน semplicemente un linguaggio per fare musica, gratuito ed open source. Tuttavia lo scopo di questo articolo non รจ la descrizione di Pure Data oggi, semmai quello di guardare a questo linguaggio da un punto di vista storico, cercando di tracciarne il percorso di sviluppo.
Miller Puckette e l’inizio di Pure Data
Questo percorso si intreccia, inevitabilmente, con quello di Miller Puckette che ne รจ l’ideatore, e che alla data di nascita di Pure Data (comunemente lo si trova indicato anche PD) aveva collezionato una lunga ed importante esperienza nello sviluppo di software musicali e sistemi per la computer music (ricordo che Puckette aveva partecipato anche al progetto del Synthetic Performer), culminata con la realizzazione di Max/Msp nel 1987 circa.
I limiti di Max/Msp e le sue criticitร
Il punto di partenza per Pure Data, come sottolinea Miller Puckette, รจ stato l’analisi dei limiti che gravavano su Max/Msp intorno alla metร degli anni Novanta. Secondo il matematico, in quegli anni, Max era un ambiente che si esprimeva al meglio in operazioni quali la realizzazione di filtri, sintetizzatori ed altri strumenti virtuali, ma cheย palesava delle importanti limitazioni se dalla gestione dei processi ci si spostava sulla gestione dei dati,[2] un elemento, quest’ultimo, che in parte spiega il nome Pure Data (in parte, perchรจ Puckette scrive che PD sta anche per Public Domain, a sottolineare la natura aperta – open source – e libera – free –ย di questo ambiente di lavoro).

Le nuove esigenze nell’ambito della computer music
ร vero che al di fuori dell’ambiente informatico il concetto di “gestione dei dati” ci dice ben poco, maย รจ altrettanto vero che le considerazioni di Puckette si basavano anche sull’analisi dei cambiamenti che nell’arco di dieci anni erano intercorsi nell’ambito della computer music. Secondo il matematico 3ย erano le nuove esigenze a cui era necessario fornire una risposta adeguata:
- la possibilitร di integrare dal vivo, in un unico ambiente, l’elaborazione dei segnali audio con il video e la grafica in genere;
- la possibilitร di poter controllare in tempo reale i parametri musicaliย attraverso la semplice gestualitร ;
- avere l’opportunitร di comporre musica realizzando delle partiture grafiche, in maniera simile al modello del sistema Upic di Xenakis.
ร chiaro che oggi anche Max/Msp ha colmato queste lacune degli anni Novanta, ma in quel momento i limiti strutturali di Max spinsero Puckette a realizzare un nuovo ambiente di lavoro.

Le prime versioni di Pure Data
Pure Data integrava il meglio che era stato fatto con Max/Msp, con delle novitร capaci di rispondere alle esigenze espressa poc’anzi. Una prima versione di PD fu realizzata nel 1996 per il sistema operativo IRIX, dellaย Silicon Graphicsย (SGI). Nel 1997 questa prima versione fu estesa a Windows NT, poi a Linux e infine, nel 2002,ย PD รจ statoย sviluppato anche per ilย Mac OS 10.1.
La presentazione di Pure Data al pubblico
La presentazione di PD vi fu in occasione della conferenza internazionale di computer music del 1997 in Grecia, durante la quale i presenti poterono assistere all’esecuzione di Lemma One, un lavoro frutto della collaborazione tra l’artista visivo Vibeke Sorensen, il compositore americano Rand Steigerย e uno staff composto daย Miller Puckette, George Lewis e Mark Danks. Il brano prevedeva un’improvvisazione integrata da suoni sintetizzatiย digitalmente e grafica computerizzata. L’idea era di utilizzare i dati di una fonteย per modificare e controllare i parametri dell’altra. Un’altra particolaritร di questo progetto era nella differente dislocazione geografica dei due gruppi, uno dei quali di base aย Salonicco, sede della conferenza, mentre l’altro presumibilmente negli Stati Uniti, collegati tra loro mediante una connessione ISDN.

Pure Data oggi: uno sguardo all’evoluzione
Non potevo chiudere senza aver fatto un minimo cenno aย quello che oggi Pure Data rappresenta. Quest’ambiente di lavoro in effetti gode ancora di ottima salute, sostenuto da una larga comunitร di riferimento ed utilizzato in lavori musicali multimedialiย professionali e no. Un non luogo da frequentare assolutamente รจ il sito ufficiale, dove Pure Data รจ disponibile per i principali sistemi operativi, e non solo (รจ disponibile anche per Raspberry Pi, tablet e smartphone), in due versioni:
- PD Vanilla: la versione base, programmataย per la quasi totalitร da Miller Puckette, ed orientata principalmente sull’elaborazione audio e la gestione del Midi;
- PD Extended: che corrisponde alla versione base integrata dalle librerieย della comunitร , capace di lavorare con il video, la grafica e numerose altre funzionalitร .
Ti interessa approfondire l’argomento? Ti consiglio la lettura dei seguenti documenti: Miller Puckette,ย Pure Data: Another Integrated Computer Music Environment,ย Proceedings of the Second Intercollege Computerย Music Concerts, Tachikawa 1997, pp. 37-41. Poi Miller Puckette, Pure Data, Proceedings of International Computer Music Conference, Salonicco 1997. Infine Miller Puckette, Using PD as a Score Language,ย Proceedings of International Computer Music Conference, 2002.
Commenti
2 risposte a “Storia e sviluppo di Pure Data: il linguaggio di programmazione visivo per la musica”
molto interessante e scritto in modo da poter essere compreso da moltissime persone, anche quelle meno “addette ai lavori”. complimenti
Grazie Giancarlo, รจ un complimento che apprezzo moltissimo!
Ultimi articoli
Lascia un commento